03 GENNAIO 2024 - COLLEZIONI
Chiedi a qualsiasi francese: la siesta è un diritto costituzionale. Così come due ore di pausa pranzo e molte (troppe?) feste nazionali, il pisolino pomeridiano è semplicemente una pillola di benessere.
LA SIESTA FRANCESE È UN
Sinonimo di un “dito alzato” verso la produttività e l’eccessiva pressione. Sì, amici, sonnecchiare sul divano di casa (o in ufficio!) conta come “resistenza”. A questo livello la siesta necessita di precisione, allenamento e disciplina. Quest’inverno, quindi, indossa la tua uniforme e alza l’asticella del riposo con la collezione Beach At Home Vilebrequin.
Nel genere francese “siesta” ci sono tre fattori principali: ecco tutto ciò che c’è da sapere per diventare un professionista.
Ora che il brunch domenicale è finito, è tempo di ZzzZzzZzz. Per aiutarti a scivolare tra le braccia di Morfeo a velocità record, ecco due dei podcast più soporiferi al mondo: Sleep With Me (meno divertente di quello che sembra) e Boring Books. Con storie della buonanotte come “The History of Bread” e “The Sears Holiday Catalogue”, crollare velocemente non dovrebbe essere un problema…
Un altro fattore che rende la siesta molto… francese? Quando il pisolino è solo un pretesto. La cantautrice francese Françoise Hardy lo ha spiegato bene: “How about we extend our siesta? Just say the word and I’m ready. It’s your heartbeat, your kisses that interest me most.” Non serve dirlo due volte, Françoise. Per preparare l’ambiente la stazione France Inter ha prodotto un a podcast series of erotic readings per stuzzicare la tua immaginazione. Non parli francese? Non importa. In alternativa, scalda la situazione con la playlist French lover, dall’iconica firma musicale Les Inrocks. Loungewear: off.
C’è una buona ragione per cui i francesi sono sempre in vacanza: la siesta è ancora più bella al sole. Trasforma quel cielo invernale in un soffitto azzurro che splende d’estate! Immagina che il tuo piumone sia in realtà un enorme gonfiabile a forma di tartaruga. Arrenditi al rumore delle onde…
7 ore di suoni tropicali no-stop.
Perché l’ASMR non riguarda solo il cibo, i sussurri e quegli strani rumorini di dita che picchiettano sugli oggetti.
Onde calme. Brezza marina. E, a volte, il suono di un gabbiano. Occhi chiusi. Abbronzatura on.